Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un forte calo di interesse a di interazione da parte degli utenti web.
Ci troviamo di fronte a una strana situazione.
La rete non è mai stata così diffusa, i social macinano iscrizioni e le visite sono sempre più continue, con una intera parte della vita che si svolge davanti agli schermi.
Gli utenti sono però annoiati.
Stanchi sei soliti format, finiscono per fare scrolling infinito alla ricerca di qualcosa che possa svegliarli dalla noia, senza però che questo accada mai.
La colpa è anche di chi produce i contenuti; un sistema che si è ormai adagiato su alcuni schemi che non funzionano più.
L’imitazione continua, l’abuso dei meme, il gioco al click bait: tutto questo sta distruggendo il sistema del marketing sul web, così come la possibilità di contenuti di crescere.
Il problema più grande è che nessuno sembra vedere un punto di arrivo preciso.
Adesso si entra nella fase si Instagram, ma siamo sicuri che molto presto, lati b, video in loop, e scenette che imperversano tra gli hashtag del social faranno la stessa fine delle domande all’utente che scatenavano un tempo una miriade di interazioni su social come Facebook.
Qual è quindi il futuro del web marketing? Forse è il caso di tornare ai contenuti veri e propri, smettendo una volta per tutto di creare con il solo scopo di ottenere qualcosa, e tornando a far predominare informazione e passione sopra a SEO e CTA.
Una lezione che in molti non capiranno e che sta portando a fondo le più svariate realtà.
Vi basta fare un giro sul web per scoprire quanti mendicanti di interazioni si trovino nel mondo dei SMM, così come, quanti brand con migliaia di follower, fatichino ormai a ottenere più di un centinaio di like e pochi commenti.