Metodi di pagamento

Pagamenti online: i metodi più sicuri

Con una maggiore diffusione del commercio online e con gli italiani che stanno scoprendo i benefici degli acquisti online, anche le truffe sono in costante aumento.

D’altro canto, quando si acquista avanti ad uno schermo, tutti vogliamo sapere dove finiscono i nostri soldi, in mano a chi vanno i nostri dati e soprattutto quali dati sensibili i siti di e-commerce possono ottenere da noi.

Sebbene pare che siano finiti i giorni in cui ci si ritrova con addebiti da paura sulla bolletta telefonica, il rischio di vedersi sottratti del denaro dal proprio conto corrente o dalla carta di credito non è così remoto come sembra.

Innanzitutto esiste ancora il fenomeno del phishing, che nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione miete ancora un numero abbastanza cospicuo di vittime. Ci sono poi dei siti che non sono assolutamente sicuri e al primo attacco hacker rischiamo che i nostri dati finiscano in mani sbagliate. È accaduto di recente alla banca online di Tesco in Inghilterra, è accaduto a Yahoo! e quindi è legittimo pensa che possa accadere a un qualsiasi sito che non offre garanzie sulla sicurezza, a differenza dei due colossi appena citati.

Per essere al sicuro online, dunque, valgono innanzitutto i comuni criteri di buon senso: non aprire mail sospette o scritte in un italiano molto dubbio, non fornire mai a nessuno le proprie password o i PIN delle proprie carte, fare attenzione ai siti su cui si acquista e verificare che siano genuini. Da qualche tempo Chrome contrassegna nella barra degli indirizzi i siti che usano SSL come sicuri, il che è una garanzia maggiore, ma bisogna comunque stare all’erta.

Fatta questa lunga premessa, vediamo quali sono le forme di pagamento online più diffuse e quanto sono sicure.

Bonifico bancario

Essendo una procedura che avviene manualmente, è in genere molto sicura. Per effettuare un bonifico, inoltre, dobbiamo necessariamente conoscere i dati del destinatario.

Quando effettuiamo tale tipo di pagamento online, spesso dobbiamo inserire una password di sicurezza che ci viene chiesta dal nostro istituto bancario ogni volta che effettuiamo un’operazione.

Il bonifico, inoltre, è in alcuni casi annullabile fino a diverse ore dopo la sua emissione.

Tuttavia, questo metodo presenta due svantaggi fondamentali, che spesso ne precludono l’utilizzo: in primis, richiede molto tempo per l’accredito: da tre a sette giorni lavorativi, il che fa sì che i tempi di vendita si allunghino eccessivamente e, qui veniamo al secondo motivo, che molti siti di e-commerce, tra cui anche i più noti (Amazon, ad esempio), non accettino questa forma di pagamento.

Carta di credito o di debito

In assoluto il metodo più diffuso per pagare online: basta inserire il numero della propria carta, la relativa data di scadenza, nome e cognome dell’intestatario e… il CVV (o anche CCV, CCV2, CVC, CSC). Cos’è?

È un numero di tre cifre (quattro nel caso del CSC su American Express) posto sul retro della nostra carta, in genere nello spazio della firma, che permette di verificare che siamo effettivamente noi i proprietari. Solo chi ha accesso fisico alla carta, infatti, può conoscerne il relativo CVV.

Sistemi come Verified by Visa e Secured by Mastercard fanno sì che le transazioni che coinvolgono siti web siano verificati dai rispettivi circuiti emittenti della carta, il che è una maggiore sicurezza.

Bisogna fare attenzione al sistema GoCardless, nato nel Regno Unito e di recente diffusione anche in Italia: esso permette agli esercenti di riscuotere pagamenti ricorrenti dalle nostre finanze, pur dando il consenso una sola volta. Pur essendo del tutto legale, è bene fare attenzione a chi diamo questo mandato.

PayPal

In assoluto il metodo più sicuro: non solo le transazioni sono protette dalle più moderne tecnologie, ma PayPal ha una particolarità: ci permette di pagare sia con carte di debito o di credito, sia col conto bancario, senza immettere i nostri dati sui siti web, ma bensì col solo indirizzo e-mail.

Un solo particolare: PayPal è di proprietà di eBay, il che vuol dire che i principali concorrenti, vedi Amazon, non accettano tale forma di pagamento.

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