Si parla molto di Google Stadia, il nuovo servizio streaming di Google che punta a fornire una console remota con cui giocare direttamente attraverso la rete.
Stadia non necessita nient’altro che uno schermo e una connessione, presumibilmente una app o addirittura un servizio da browser.
L’idea di Google che si appoggia sul suo enorme sistema cloud potrebbe davvero stravolgere il mercato tanto da aver impattato sui risultati finanziari delle console classiche fin dal suo annuncio.
La promessa di Google è di dar vita attraverso Stadia, non solo a giochi totalmente accessibili, alla portata di tutti e godibili anche da chi non avrebbe mai acquistato una console da gaming come Paystation 4 o Xbox One.
Secondo Google infatti Stadia punta a dar vita a esclusive migliori di quelle che si trovano nel mercato attuale, sia sotto il punto di vista tecnico che di gameplay.
“Quando hai una quantità quasi illimitata di potenza di calcolo riunita in un data center che puoi usare per supportare il design e l’ambizione degli sviluppatori, ci sono cose che possiamo fare e che non sarebbero possibili su un hardware locale. Pensiamo che gli sviluppatori saranno entusiasti delle prestazioni e della scalabilità delle risorse che possiamo offrire. Mettiamo a disposizione petabyte di spazio di archiviazione molto veloce in modo che si possa creare un database molto più complesso”.
Secondo gli esperti Google gli sviluppatori saranno molto più liberi e potranno sfruttare al meglio il devkit di Stadia per far vita a prodotti unici capaci di rivoluzionare completamente il mercato.
“Potreste avere decine di migliaia di NPC, tutti con una relazione complessa tra loro e con il giocatore in modo persistente. Ciò richiede un’enorme quantità di database locale che non è possibile avere in una macchina indipendente”.
Stadia segna quindi una chiave di volta nel mondo dei videogiochi, questo avrà di sicuro delle ripercussioni anche sul mercato tech.
Il futuro che ci aspetta vedrà le connessioni come vera chiave di volta e valore.
