Infertilità maschile, cellulari momentaneamente assolti

I cellulari sono stati assolti dalle accuse di causare infertilità maschile, ma solo per mancanza di prove.

Secondo i ricercatori infatti, i test effettuati su modelli animali, mostrano problemi di fertilità legati all’utilizzo degli smartphone.

Servono quindi ulteriori ricerche e i cellulari sono scagionati solo per il momento.

Secondo i ricercatori:

“Le onde elettromagnetiche emesse dai telefonini sono radiazioni non ionizzanti a bassa frequenza, non possono rompere direttamente i legami molecolari del Dna, ma possono comunque avere effetti biologici negativi”.

Gli smartphone potrebbero rendere gli uomini sterili, una notizia che potrebbe creare non solo il panico nei suoi utilizzatori, ma anche portare multe salate per i produttori che, fino ad oggi non hanno in alcun modo avvertito gli utenti di questo rischio.

Ecco di seguito le regole degli esperti per evitare rischi:

  • Non portare il telefono nella tasca anteriore dei pantaloni
  • telefonare e navigare online solo in condizioni di ottima ricezione del segnale
  • non appoggiare il telefono sulla pancia
  • Limitare l’uso degli smartphone ai bambini

Le parole dei ricercatori non lasciano molto spazio.

Quello che lasciano intendere è che, se la prova della causa di infertilità non è ancora arrivata, è solo questione di tempo e di un periodo di indagine relativamente breve.

La notizia potrebbe essere un vero e proprio scandalo, staremo a vedere se le case di produzione diranno qualcosa a riguardo e quali saranno i futuri risvolti sulla questione.

La questione delle emissioni e dei valori SAR è stata spesso discussa.

La preoccupazione è che, quando ci renderemo conto dei reali danni di queste tecnologie, sarà già troppo tardi, proprio come accaduto con agenti inquinanti e altri strumenti e sostanze che hanno causato malattie e problemi alle persone.

Gli smartphone potrebbero quindi rendere sterili e danneggiare l’apparato sessuale maschile e femminile.

Una notizia destinata a fare molto parlare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *