Facebook non se la passa per niente bene, dopo un notevole crollo economico dovuto alle aspettative di crescita troppo elevate da parte del mercato, la piattaforma si ritrova a lottare per innovarsi e, soprattutto per liberarsi dal brutto nome che si è fatta negli ultimi mesi tra scandali, dipendenze da social e vendita di dati personali.
Viene da chiedersi cosa ne sarà del futuro del marketing su Facebook, territorio comunque di enorme portata fatto di un numero immenso di utenti consolidati e che ci offre la possibilità di raggiungere chi vogliamo in modo rapido e efficiente.
Il problema di Facebook non è tanto in una fuga di massa dalla piattaforma, il problema è che il colosso sta invecchiando, così come i suoi utenti.
Chi ha visto l’arrivo del mondo social è affezionato e per certi versi incancrenito sulla piattaforma, il mondo dei giovani però si muove già in direzioni diverse, inoltre cyberbullismo e illegalità varie stanno creando una certa antipatia, specialmente nel mondo della contestazione nei confronti di coloro che fanno delle nostre vite la loro merce di scambio e guadagno con la costante vendita di dati.
Ecco che iniziano a sorgere dei dubbi sul futuro della componente marketing della piattaforma.
Per quanto ancora unico e utilizzatissimo per tutta una serie di funzioni, prime tra tutte le pagine Facebook, inizia a sembrare uno strumento datato. Purtroppo, almeno al momento non si trova un social che offra le stesse possibilità di visibilità e marketing diretto, le rivali e le stesse compagnie proprietà di Zuckerberg si muovono più sull’elemento puramente sociale e lasciano poco spazio al marketing, almeno che non si vada a investire su vie trasversali come quelle degli influencer, capaci di spingere il nostro prodotto attraverso i loro canali e le gigantesche community che sono in grado di muovere e condizionare.