Windows 7 si prepara a lasciare le scene.
L’aggiornamento KB4493132, è un vero e proprio promemoria per i fedeli utenti che vengono avvertiti di come, il 14 gennaio 2020, il sistema operativo Microsoft non riceverà più nessun tipo di aggiornamento.
Questo significa la fine degli aggiornamenti di sicurezza e di perfomance, elemento che potrebbe esporre la piattaforma agli attacchi hacker sempre più frequenti.
In poche parole, Windows 7 diventerà praticamente inutilizzabile per scopi di lavoro, ma anche per gli utenti normali che non avranno più un OS al passo con i tempi, con i i nuovi driver e le nuove librerie.
“Dopo dieci anni di servizio, il 14 gennaio 2020 sarà l’ultimo giorno in cui Microsoft offrirà gli aggiornamenti di sicurezza per i computer con Windows 7 SP1. Questo update abilita i promemoria in merito al termine del supporto”, scrive così Microsoft sulla homepage.
Le aziende avranno la possibilità di pagare per un aggiornamento di sicurezza fino al 2023, sarà però un prezzo crescente, che spingerà le società a passare ai nuovi sistemi operativi di Redmond.
Windows è ancora installa sul 33,89% dei pc Windows in circolazione a livello globale. Cifre davvero elevate che porteranno a una migrazione di massa con la fine degli aggiornamenti.
Il problema fondamentale è legato all’hardware.
Chi possiede PC nativi Windows 7, potrebbe avere dei problemi a far girare correttamente Windows 10.
Il consiglio è quello di aggiornare comunque per la questione della sicurezza.
In alternativa è possibile provare Windows 8, l’OS Microsoft sperimentale che garantiva una certa leggerezza proprio a causa delle sue caratteristiche studiate anche per sistemi mobile.
In ogni caso, Windows 10 non è poi così pesante e, almeno di non avere un hardware davvero datato, magari passato da vista a 7, l’aggiornamento diventa l’unica soluzione.
Un OS senza aggiornamenti diventerà infatti molto presto una struttura disattivata, non supportata e incapace di far girare qualsiasi programma moderno.