Un brutto 2019 quello di Samsung.
Il maggiore produttore al mondo di smartphone ha annunciato stime molto basse per il suo quarto trimestre di profitti operativi.
Un calo importante che vede un vero e proprio crollo dei profitti con Samsung, compagnia che ha caratterizzato per anni il mondo mobile e che si trova ad iniziare un 2020 con gravi difficoltà.
Pesano problemi logistici e di produzione, oltre alla presenza di nuovi concorrenti come Huawei che hanno effettivamente conquistato una grossa fetta del mercato della compagnia coreana.
I tempi del binomio Samsung Android sono lontani e, sempre più aziende si contendono la stessa fetta di mercato, portando a grossi cali per i colossi del settore.
I profitti di Sasmung ammontano a 6,1 miliardi di dollari, in calo del 34,2% su base annua.
I risultati sono comunque superiori alle stime degli analisti, che si aspettavano una situazione peggiore per la società.
Samsung, apre quindi il 2020 in una situazione di calo, che potrebbe ribaltare sfruttando al meglio le sue potenzialità e la sua posizione sul mercato.
Di sicuro, il 2019 non è stato un anno facile per numerosi produttori, la stessa Huawei, in grande crescita, ha dovuto affrontare la vicenda delle licenze da parte di Google che hanno creato grandi incertezze non ancora risolte.
Il mercato smartphone non sembra vedere il rilancio delle nuove tecnologie, tra 5G e schermi flessibili.
Il cambiamento non è ancora sentito dagli utenti che mantengono i vecchi device cambiandoli più raramente.
Staremo a vedere se, l’avvento effettivo del 5G, quando questo arriverà a prezzi accettabili, potrà spingere società come Sasmung a tornare a ingenti vendite a livello mondiale.
Di sicuro però, la concorrenza è destinata a farsi sempre più agguerrita e, sul lungo termine, il mercato di Android potrebbe non pagare perché troppo affollato.
Un OS nativo, avrebbe potuto dare più caratterizzazione a società come Samsung che si trovano adesso a scontrarsi con un gran numero di concorrenti in grado di offrire livelli di qualità molto simili.