Google ha conservato le password di numerosi utenti in normali file di testo che mettevano totalmente a rischio la privacy degli utenti stessi.
Ancora una volta i colossi dell’informatica mostrano la loro debolezza nascosta sotto una scorza d professionalità.
dopo le più svariate fughe di dati e di password, ecco che veniamo a scoprire come, a causa di un bug, le informazioni degli utenti Google fossero conservare all’interno di file privi di cifratura.
questa mancanza permetteva agli hacker e ai dipendenti Google di accedere alle informazioni personali degli utenti, ai loro account e alle loro mail private.
Se aggiungiamo la cronologia Chrome automatica, allora si parla di interi profili capaci di descrivere una persona nei suoi gusti e nelle sue attività più riservate.
il problema è stato individuato da Google solo di recente, portando la società a correre ai ripari.
Il danno è fatto e i profili sono stati scoperti per anni.
come sempre il consiglio è di tenere l’autenticazione a due fattori, se pur macchinosa attiva per ogni tipo di account importante.
Allo stesso tempo non fidatevi mai troppo delle grandi aziende del web, la loro capacità di proteggere i vostri dati e le vostre informazioni è molto più bassa di quello che viene promesso.
Gli ultimi anni infatti hanno visto un numero incredibile di scivoloni da parte di Google e Facebook da mettere totalmente in discussione la professionalità delle due aziende.
Senza parlare di Yahoo che mise a rischio i dati privati di milioni di utenti, senza nemmeno avvertirli del leak di informazioni.
Ricordate sempre che quando utilizzate questi servizi state prendendo qualcosa in prestito.
La mail non vi è appartiene, è solo messa a disposizione dalla società che ve la offre.
Di conseguenza le informazioni interne non sempre sono private e può capitare che vengano effettuate verifiche e controlli da personale umano.