Oramai sappiamo tutti di essere in balia di persone poco raccomandabili che potrebbero, in ogni momento, invadere la nostra privacy ed appropriarsi di informazioni sensibili che possano poi essere usate contro di noi o, ancora peggio, appropriarsi di password o dati di accesso a carte di cretido o conti correnti.
In fondo dovremmo esserci abituati dato che i social network e le app di messaggistica sono ogni giorno bersagliate da chi tenta di accedervi e superare le barriere di sicurezza per spiare e accaparrarsi i dati sensibili degli utenti.
Proprio per questo motivo ogni giorno più che mai, gli ingegneri informatici progettano sistemi sempre più avanzati di difesa contro gli hacker.
In genere, i servizi che maggiormente vengono presi di mira, sono i più famosi WhatsApp e Facebook Messenger, ma ultimamente, però, è uscita fuori una falla nel sistema di sicurezza di Telegram.
Nel 2016, InTheCyber, società di sicurezza informatica, ha mostrato come sia vulnerabile Telegram, e come possa essere violato semplicemente sfruttando la segreteria telefonica.
Quando l’utente tenta di accedere ai propri messaggi, viene inviato un codice di verifica o tramite sms o tramite chiamata vocale. Se il telefono in quel momento non dovesse avere linea, il messaggio vocale viene registato sulla segreteria telefonica.
Ecco che, nel momento in cui si riesce ad accedere alla segreteria telefonica, è possibile prendere il codice di verifica e quindi entrare nelle conversazioni.
Come possiamo difenderci da tutto ciò?
Siccome la falla nel sistema è ancora presente, l’unico modo per evitare che qualche malintenzionato spii le nostre conversazioni è quello di attivare un sistema di sicurezza in due tempi, di modo che per accedere ai messaggi bisognerà avere fisicamente il telefono in mano, ma quel che è certo è che ormai, in quest’era in cui la privacy è regolamentata da leggi quantomai restrittive, nella realtà pratica ne abbiamo sempre meno.