Elon Musk, dopo aver spinto il Bitcoin con i suoi tweet e le mosse di Tesla, bisticcia con la criptovaluta, annunciando lo stop agli acquisti con BTC a causa del suo costo energetico.
Una mossa che gli ha visto arrivare accuse di manipolazione di mercato, e che ha fatto crollare la valuta virtuale del 16% scendendo da 51.000 ad un minimo di 46.045 euro.
L’improvvisa preoccupazione di Musk sembra essere quella dell’utilizzo di fonti fossili per la produzione della moneta, tanto da toglierla tra i metodi di pagamento per evitare di far perdere l’immagine green di Tesla.
Musk, ha per spiegato che non venderà i suoi Bitcoin. La preoccupazione sarebbe legata alle farm, molte delle quali in Cina, che utilizzano il carbone per alimentare la gestione dei nodi del BTC, il cosiddetto mining.
Il tweet di Musk ha scatenato una fuga di investimenti, con vendite folli che hanno affossato il Bitcoin assieme alle tante criptovalute.
Una situazione comunque non nuova, che potrebbe vedere una rapida risoluzione, il mercato delle criptovalute infatti, come la finanza classica, è estremamente sensibile agli annunci e ai commenti, basti pensare ai crolli degli ultimi giorni dopo gli annunci di una maggiore tassazioni sugli investimenti e la preoccupazione per l’inflazione.
In verità, proprio l’inflazione potrebbe spingere molti risparmiatori a muoversi verso queste nuove valute, tra progetti e vere e proprie monete che possono diventare una fonte di guadagno e proteggere dall’nflazione.
Resta il problema della volatilità estrema, gioia e dolore del mondo delle criptovalute, ma anche ragione che spinge sempre più persone ad avvicinarsi a questo mondo così particolare, fatto di progetti molto validi, ma anche di monete frutto di pura speculazione.
Di sicuro il mondo cripto, fa riferimento a Musk e le sue parole possono influenzare con un solo messaggio un intero mercato. Staremo a vedere quali saranno i prossimi annunci del padrone di Tesla e Space X.