Huawei, inizia a fare i conti con il ban di Trump.
Il mancato supporto di Android, così come i problemi con alcune componenti e brevetti, fanno prevedere alla stessa azienda un calo tra il 40% e il 60 % del volume di spedizione smartphone su base globale.
Si parla di cifre spaventose, pari circa a 30 miliardi di perdite previsti per il 2021.
L’azienda si prepara quindi a reggere di fronte a un crollo che potrebbe anche portarla a fondo in modo definitivo.
La caduta di Huawei potrebbe trascinare l’intero mercato mobile, del quale, fino ad oggi, la società cinese ha rappresentato la punta di diamante, unica vincitrice all’interno di un calo generale e della saturazione del mercato.
Grande preoccupazione anche dal lavo rivenditori che si ritrovano di fronte a un crollo di vendite che potrebbe danneggiare enormemente i ricarichi.
Uno dei prodotti di punta del mercato è infatti destinato a vendere meno della metà.
I problemi di Huawei sono poi destinati a trascinarsi dietro una serie di criticità.
Il calo di produzione danneggia enormemente l’intera filiera mobile.
Si parla infatti di un calo di vendite, di trasporti, di chip, di app, e così via.
L’evento Huawei con 30 miliardi di fatturato bruciati, potrebbe addirittura generare una piccola crisi con conseguenze ignote.
In ballo sono posti di lavoro e la sopravvivenza di intere aziende che avevano come cliente principale la casa di produzione cinese.
Addirittura, negli USA si parla di sconti a Huawei per tutelare le aziende e i posti di lavoro locali.
Molti produttori infatti potrebbero trovarsi senza un cliente base e di conseguenza fallire nei prossimi due anni.
Che per Huawei sia arrivata la fine?
Nessuna possibilità è da escludere, di sicuro Honor 20 non avrò vita facile e dubitiamo che le vendite faranno sorridere nessuno.
E chi sa se, in pochi mesi non sarà possibile acquistarne uno a prezzi stracciati.